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“For women in science” perché la ricerca è donna

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Cristina Scocchia, Amministratore Delegato L’Oréal Italia e Presidente della Sezione Cosmetica di Assolombarda, ci racconta i motivi di questo impegno e ci invita a firmare il Manifesto per un futuro più rosa.

Perché “For Women in Science”?

Il Premio è stato lanciato nel 1998 con un obiettivo semplice: fare in modo che le donne fossero equamente rappresentate a tutti i livelli del mondo scientifico. Oggi, a livello mondiale, i ricercatori donna sono solo il 30%. Nemmeno un terzo del totale. Il programma“L’Oréal-UNESCO For Women in Science” punta ad assicurare che la ricerca in qualsiasi campo possa beneficiare appieno dell’intelligenza, della creatività e della passione della metà della popolazione del pianeta.

Qual è l’importanza della presenza femminile nella ricerca?

Oggi il mondo si trova a fronteggiare sfide molto impegnative. Sarà la scienza ad individuare le soluzioni e per questo ha bisogno di menti brillanti e dotate di grande sensibilità. Semplicemente, il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne.

C’è un “fil rouge” tra le 5 vincitrici del premio di quest’anno?

L’elemento che accomuna le vincitrici, come del resto tutte le ricercatrici che inviano le loro candidature, è la grande passione e dedizione investite ogni giorno nel proprio lavoro. E il coraggio con il quale colgono le sfide. Inoltre tutte e cinque le vincitrici hanno maturato un’esperienza significativa all’estero nella quale hanno potuto confrontarsi con realtà accademiche e scientifiche all’avanguardia. Entrando nel merito dei progetti premiati, il fil rouge è l’aver individuato e colto alcune tra le sfide più pressanti e minacciose della nostra società e del nostro pianeta: dalla lotta contro il melanoma, contro le malattie mitocondriali, contro l’obesità, contro le patologie che costringono al gioco d’azzardo compulsivo alla ricerca sui segnali gravitazionali di neutroni dalle stelle. Sono conquiste importanti per la nostra salute, per l’ambiente, più in generale per il nostro futuro.

“For women in Science” è anche un Manifesto. Come è nata questa volontà?

Abbiamo preso coscienza che, nonostante il lavoro svolto in tutti questi anni e la rete di ricercatrici premiate costruita, i pregiudizi di genere sono ancora radicati. Lo dimostrano alcuni dati emersi da uno studio commissionato dalla Fondazione L’Oréal: purtroppo il 70% degli italiani intervistati, ritiene che le donne non possiedano le capacità necessarie ad accedere a occupazioni di alto livello in ambito scientifico. Ci siamo quindi prefissati un nuovo obiettivo: continuare a incoraggiare e sostenere le giovani scienziate e restituire alla scienza la sua attrattività e il suo fascino. Affinché questo accada devono entrare in gioco diverse dinamiche: è necessario colpire gli animi, suscitare vocazioni, fornire modelli e ispirazione. La comunicazione digitale ci offre una irrinunciabile opportunità nel creare una vera e propria energia collettiva. Con queste premesse abbiamo lanciato il “Manifesto For Women In Science”, che ha già raccolto le firme e il sostegno di numerosi nomi illustri del mondo accademico. È così che, nel corso della storia, numerose grandi cause hanno ottenuto dei grandi risultati. Grazie all’impegno di migliaia di donne e uomini, quello che era l’auspicio di pochi è divenuto la volontà di tutti. Vogliamo che succeda la stessa cosa per la parità di genere nella scienza.

Qual è stato il vostro percorso? E quali i prossimi passi?

In Italia, in 14 anni, il progetto L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza, ha premiato 70 scienziate. A livello mondiale, in 18 anni di attività, il programma ha premiato 92 eminenti scienziate e sostenuto 2.438 giovani ricercatrici. Sono risultati importanti e ne siamo fieri, ma non è abbastanza: per questo Fondazione L’Oréal e l’UNESCO hanno lanciato una campagna digitale per coinvolgere la comunità scientifica, le istituzioni e il grande pubblico nella sottoscrizione del Manifesto di “For Women in Science”. I risultati della campagna saranno condivisi in occasione della “9th European Conference on Gender Equality in High Education and Research” che si terrà a Parigi dal 12 al 14 settembre.

Sostenere la ricerca significa investire in un futuro migliore. Per ottenerlo è necessario l’impegno di tutti: firmare il Manifesto http://www.fwis.fr/it/manifesto è un passo in questa direzione.


Fonte: Assolombarda News

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